Nella società moderna, l’immagine convenzionale del “contadino” inteso quale “individuo con scarpe grosse e cervello fino” non riflette l’evoluzione del modo in cui percepiamo il settore agricolo.
Oggi, infatti, gli agricoltori hanno molte competenze pratiche per coltivare i loro terreni o per allevare il loro bestiame, ma talvolta necessitano di sostegno per la comprensione delle questioni finanziarie e per garantire la sostenibilità delle proprie aziende agricole.
In questo contesto, l’educazione finanziaria emerge come un fattore cruciale per il successo e la prosperità delle imprese agricole, e con questo articolo vogliamo esaminare il ruolo fondamentale che potrebbe svolgere anche nell’ambito agricolo, esplorando come essa possa influenzare positivamente la cultura, la competenza e la crescita economica dei “contadini”.
Prendiamo in considerazione la cultura finanziaria, che possiamo paragonare alle fondamenta per una corretta mentalità aziendale.
L’educazione finanziaria svolge un ruolo chiave nel plasmare la cultura finanziaria aziendale anche all’interno delle imprese agricole, soprattutto per far sì che una cultura finanziaria solida promuova la consapevolezza e l’importanza della gestione finanziaria responsabile.
Gli agricoltori che comprendono i principi di base della finanza sono più propensi a prendere decisioni finanziarie scrupolose, e ad adottare pratiche aziendali sostenibili soprattutto nel lungo periodo.
Inoltre, una cultura finanziaria ben radicata può favorire una maggiore trasparenza e responsabilità all’interno dell’azienda agricola, facilitando la comunicazione e la collaborazione tra i diversi membri della squadra.
Per quanto riguarda la competenza finanziaria, specifichiamo che la stessa è relativa alla corretta identificazione e utilizzazione di tutti gli strumenti per la gestione del rischio.
L’educazione finanziaria anche in questo caso fornisce agli agricoltori gli strumenti necessari per gestire efficacemente il rischio finanziario associato alle attività agricole.
Con una solida comprensione delle alternative disponibili, come le assicurazioni agricole e i contratti “futures” (contratti a termine che rappresentano una forma di copertura contro i rischi di mercato e possono essere usati come strumenti di gestione della volatilità dei prezzi), i contadini possono limitare gli impatti negativi di eventi imprevisti come calamità naturali, malattie delle colture o del bestiame, oppure delle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime.
Inoltre, la competenza finanziaria consente agli agricoltori di valutare i costi e i benefici delle diverse strategie di gestione del rischio, e di adottare un migliore approccio alla pianificazione finanziaria.
L’educazione finanziaria rappresenta un catalizzatore chiave, infine, anche per la crescita economica del settore agricolo. Gli agricoltori che possiedono competenze finanziarie avanzate sono più propensi a chiedere, e spesso ottenere, adeguati finanziamenti per investimenti in attrezzature moderne, tecnologie sostenibili e infrastrutture agricole.
Questi investimenti non solo potrebbero aumentare la produttività e l’efficienza delle operazioni agricole, ma contribuirebbero anche a stimolare l’occupazione e lo sviluppo socio-economico nelle comunità rurali.
Inoltre, una migliore gestione finanziaria può portare a una maggiore redditività delle imprese agricole, consentendo agli agricoltori di reinvestire nei loro business e di contribuire alla crescita economica a livello locale e nazionale.
Ecco alcuni modi in cui l’educazione finanziaria può beneficiare gli agricoltori:
- pianificazione del budget: imparare a creare e gestire un budget aiuta gli agricoltori a stabilire obiettivi finanziari realistici, a monitorare le entrate e le uscite, e a prendere decisioni finanziarie informate e consapevoli;
- gestione del credito: capire come funziona il credito agricolo, quali sono le opzioni disponibili e come mantenere un buon rating creditizio può aiutare gli agricoltori a ottenere finanziamenti necessari, ad esempio, per l’acquisto di attrezzature e terreni;
- diversificazione delle entrate: l’educazione finanziaria può incoraggiare gli agricoltori a esplorare opportunità di diversificazione delle entrate, come la vendita diretta ai consumatori, il turismo rurale o la produzione di prodotti con elevato valore aggiunto;
- gestione del rischio: gli agricoltori affrontano rischi legati alle condizioni meteorologiche, ai prezzi delle materie prime e ad altri fattori: una solida comprensione degli strumenti finanziari di gestione del rischio, come le assicurazioni agricole e i contratti “futures”, può aiutare a proteggere l’attività dagli imprevisti;
- pianificazione fiscale: conoscere le leggi fiscali e le opportunità di agevolazioni previste dal fisco può consentire agli agricoltori di ottimizzare la gestione aziendale e ridurre il carico delle imposte che pesano sulle aziende;
- investimenti a lungo termine: informarsi ed educarsi sugli investimenti a lungo termine può aiutare gli agricoltori a pianificare correttamente il futuro, per esempio preoccupandosi anche per il pensionamento o per passare l’attività a un successore (pianificazione generazionale).
Ecco perché FIEF vuole promuovere l’educazione finanziaria anche tra gli agricoltori, in quanto è più che mai convinta che il suo operato può contribuire a migliorare la solidità delle loro operazioni e ad assicurare la sostenibilità economica dell’agricoltura.
E ancora, vogliamo trattare anche un argomento molto spinoso, che recentemente è stato introdotto dalla nuova legge di bilancio 2024: per le imprese con sede legale in Italia e quelle aventi sede all’estero ma con stabile organizzazione in Italia, sarà obbligatoria la stipula di un contratto assicurativo per la protezione da rischi catastrofali da effettuare entro il prossimo 31 dicembre 2024.
La decisione di introdurre tale obbligo anche nei confronti delle imprese agricole è probabilmente mirata a limitare, ove possibile, i rischi finanziari associati alle attività agricole, soggette negli ultimi anni a eventi disastrosi e finanziariamente molto pesanti per gli imprenditori agricoli.
Questa disposizione potrebbe essere considerata un passo positivo verso la protezione delle imprese agricole da eventi imprevisti come calamità naturali, incendi o danni causati da terzi, ma tuttavia, senza un’adeguata educazione finanziaria, potrebbe invece rappresentare un ulteriore e pesante onere finanziario per gli agricoltori, specialmente per coloro che già lottano per mantenere i loro bilanci in equilibrio.
Senza una comprensione approfondita di come funzionano le assicurazioni agricole, quali opzioni sono disponibili e come queste influenzino la gestione finanziaria complessiva dell’impresa agricola, i singoli agricoltori potrebbero non essere in grado di prendere decisioni informate riguardo alle loro coperture assicurative.
È per questo che l’educazione finanziaria potrebbe aiutare gli agricoltori a valutare in maniera più approfondita i costi e i benefici delle polizze assicurative disponibili, a comprendere i dettagli delle clausole e delle esclusioni, e a pianificare in modo più efficace la gestione dei rischi.
Siamo convinti che un’educazione finanziaria completa potrebbe incoraggiare gli agricoltori a esplorare altre strategie di gestione del rischio e a integrare le assicurazioni in un quadro finanziario più ampio, che consenta quindi anche una migliore qualità di vita dei singoli “contadini”.
In conclusione, se da un lato la richiesta di stipulare contratti assicurativi potrebbe essere una misura protettiva positiva per le imprese agricole, dall’altro è importante garantire che venga affiancata da specifici programmi di educazione finanziaria concreta, a supporto degli agricoltori nella comprensione e nella gestione efficace delle loro finanze e dei rischi aziendali.