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L’EDUCAZIONE FINANZIARIA NON PUÒ ESSERE UNA MODA
Matteo Toffali

Navigando sul web e sui vari social network sono stato attirato da quanto si parli di Educazione Finanziaria.

Purtroppo, nella maggior parte dei casi, l’argomento viene trattato male.

E adesso ti spiego il perché in 2 punti, che devono farti riflettere.

  1. Per parlare di Educazione Finanziaria è necessario avere le competenze.

E questo vincolo nella maggior parte dei casi non viene rispettato da chi organizza fantomatici corsi di Educazione Finanziaria.

Se nel tuo Settore (Bancario o Assicurativo) sei un esperto, questo non garantisce che tu sia un esperto anche di Educazione Finanziaria.

Ti faccio un esempio pratico uscendo dal mondo economico-finanziario.

Se vuoi fare un check-up generico vai prima dal tuo medico di base che ti indirizzerà verso tutti gli specialisti di cui hai bisogno.

Questo per dirti che non basta conoscere una parte della materia. È necessario conoscerne l’insieme. Conoscere il funzionamento globale.

O per lo meno, devi sapere le linee guida dell’educazione finanziaria. Le stesse dettate dalla Norma di qualità UNI11402.

A tal proposito vorrei proprio sapere quanti “Professionisti” che parlano di Educazione Finanziaria l’hanno almeno letta. Anche se a volte mi verrebbe da chiedermi se ne sanno l’esistenza!

Per parlare di Educazione Finanziaria devi essere indipendente.

Un punto strettamente collegato al precedente. Un nodo cruciale della Norma UNI11402 è la mancanza di conflitto di interessi. (sei sicuro di questo? forse, potrei ricordare male,non dice di specificare se esistono conflitti di interesse nella successiva parte?)

Quando vado a leggere i curriculum degli oratori negli eventi di Educazione Finanziario noto spesso queste qualifiche:

  • Promotore presso “Banca Pinco Pallo”
  • Consulente assicurativo presso “Assicurazioni Pippo”
  • Mediatore Creditizio presso “Pluto Spa”.

Vedi…

Non è così che si fa Educazione Finanziaria di qualità.

Perché?

Potrà mai il promotore della “Banca Pinco Pallo” far luce su aspetti FONDAMENTALI della tua pianificazione (per esempio gli alti costi dei prodotti d’investimento da loro proposti) che sa bene essere in conflitto con i prodotti della banca per cui lavora?

Oppure l’assicuratore delle “Assicurazioni Pippo” fare la stessa cosa con il proprio “datore di lavoro”? 

Non perché l’Educazione finanziaria debba dire per forza cose brutte verso Banche o Assicurazioni, ma semplicemente deve essere garantita l’imparzialità delle informazioni che vengono date. 

Se la Banca Pinco Pallo o le Assicurazioni Pippo stanno attuando politiche commerciali non in linea con gli interessi dei cittadini e dei loro pian finanziari, secondo te:

un “Professionista” che prende lo stipendio da queste società potrà mai spigartele? 

Magari con il rischio di essere licenziato?

Scusami se sono stato duro, ma mi sembra di cogliere in questo ultimo periodo che l’Educazione Finanziaria stia diventando una moda. 

Stia diventando un metodo per espiare i propri peccati. 

Da un lato ti dico che seguo i principi dell’educazione finanziaria, così tu consumatore abbassi le difese, e dall’altro continuo a venderti quello che mi viene detto “dall’alto” di vendere.

Per questo è necessario che il settore “Educazione Finanziaria” venga regolamentato. 

Sono ormai diventate necessarie delle precise linee guida per evitare lo scenario che ti ho appena descritto.

Ed è per questo che con FIEF (Federazione Italiana Educazione Finanziaria) ci battiamo quotidianamente su questo argomento, perché vogliamo portare DAVVERO un cambiamento nel nostro Paese.

Infatti, non abbiamo sponsor che ci supportino nelle nostre iniziative e questo ci mette nella condizione di essere liberi per correre senza vincoli verso il nostro obiettivo.

Lunga vita a FIEF!