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Come imparare il valore dei soldi…
Anna Toffali

Ma come si impara il valore dei soldi? 

Abbiamo già affrontato in uno scorso articolo di come al denaro venga attribuito un valore oggettivo e un valore soggettivo dato dall’ importanza che noi attribuiamo ai soldi. 

Vi siete mai accorti di come anche il valore oggettivo del denaro possa modificarsi con il tempo? E di come noi proviamo ad insegnarlo ai bambini? 

 E se vi dicessi che come lo si apprende lo si può anche perdere?

Si, perché trattandosi di un apprendimento, può essere anche questo significato deteriorarsi in condizioni di patologia. È quello che capita ad esempio nelle demenze. 

Quando compare una patologia neurodegenerativa, come per esempio la malattia di Alzheimer, ma non solo (purtroppo ce ne sono di molte forme, con particolarità diverse le une dalle altre) si perde anche il valore del denaro.

Questo aspetto, se vogliamo marginale, rispetto alle altre modificazioni che le demenze comportano, possono portare però a fatti spiacevoli per l’intera famiglia. Quest’ ultima infatti si trova a cercare di fare combaciare il bisogno di mantenimento delle autonomie della persona con demenza, con la paura che il denaro possa essere perso, nascosto o rubato. Questo soprattutto in una categoria come i nostri anziani che sono abituati ad avere sempre del denaro contante nel portafoglio. 

La persona con demenza può quindi arrivare a non riconoscere più le varie banconote o monete, non riesce ad associare loro il giusto valore e purtroppo per questo motivo possono incorrere anche in spiacevoli truffe. 

Oppure può non essere in grado di fare semplici conti matematici quando ha ancora le autonomie per compiere dei piccoli acquisti al supermercato. Per questo motivo quindi può fornire alla cassa del denaro esagerato per la spesa e non ritirare il resto.

Se vi trovate in questa situazione o conoscete qualcuno che la sta vivendo, è opportuno chiedere aiuto ai professionisti o alle associazioni che si dedicano alle demenze presenti nel territorio, perché con piccoli accorgimenti è possibile ridurre il rischio di perdere molti soldi e di provocare delle crisi di rabbia nella persona ammalata. 

Un esempio? Fornire soldi di piccolo taglio alla persona con demenza (5€) in modo che possa avere la percezione di avere del denaro, senza però che siano grosse cifre. L’altro aspetto fondamentale è agire sull’ambiente : informare i negozianti nelle vicinanze di quanto sta accadendo al vostro caro.

Questi possono essere dei piccoli accorgimenti che possono permettere di vivere il più serenamente possibile anche questo momento così delicato della vita di una famiglia con una persona con demenza.