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PRENDITI CURA DELLE PENSIONI AD OGGI PER ARRIVARE ALLA PENSIONE FUTURA
Daniele Stroppiana

Nell’articolo pubblicato a marzo scorso abbiamo introdotto il tema del “Problema Pensione” come un qualcosa con il quale tutti avremo a che fare.

Oggi invece voglio parlarti del grande errore che fanno la maggior parte delle persone, ovvero quello di pensare solo alla Pensione Futura ignorando completamente che esistono delle Pensioni dell’oggi.

Quante pensioni esistono?

Televisione e giornali, ma anche “pseudo esperti in tema previdenziale” sui social, gridano l’importanza di preoccuparti della Pensione e di integrarla utilizzando tutti i pilastri (parleremo di come funzionano i pilastri della previdenza in un articolo specifico).

Il fatto è che tutti o quasi ti parlano del futuro, ma nessuno ti dice che devi prenderti cura dell’oggi e preoccuparti di cosa potrebbe capitarti lungo la strada verso il pensionamento.

Ebbene, voglio chiarirti le idee e metterti al corrente del fatto che esistono sia delle Pensioni ad Oggi che delle Pensioni Future.

Quali sono le Pensioni Future e come funzionano?

Quando si parla di pensioni future ci si riferisce a:

  1. 1. Pensione di vecchiaia
  2. 2. Pensione Anticipata
  3. 3. Pensione di Reversibilità

Ognuna di queste pensioni ha delle regole precise e per aderire ad una di queste situazioni devi aver maturato determinati requisiti senza i quali non ti verrà dato nulla. Tieni sempre presente che in base alla tua Cassa di appartenenza, se INPS o Cassa Professionale le regole possono cambiare e presentare delle peculiarità.

Quando ho scritto prima che tutti parlano di integrare la tua pensione mi riferivo ovviamente alle prime due e tra poco capirai perché.

Vediamo una per una a grandi linee come funzionano queste prestazioni.

La Pensione di Vecchiaia

Questa, tra tutte le prestazioni, è solitamente quella che porta ad avere un assegno più elevato ma è anche quella che richiede sia un requisito contributivo che un requisito anagrafico.

Mi spiego meglio. Per poter andare in pensione con la vecchiaia bisogna seguire le leggi che stabiliscono a quale età (requisito anagrafico) ed avere versato almeno un minimo di anni (requisito contributivo).

Se si parla di INPS gli anni attuali sono 67 (ma si prevede che aumenteranno) e gli anni di contributi sono almeno 20 (in alcuni casi ne bastano 15, in altri addirittura solo 5 ma non sono situazioni positive).

La Pensione Anticipata

Questa prestazione è sempre molto ambita dalle persone perché significa poter andare in pensione prima dei 67 anni (pensioni dei vecchiaia) e godersi così qualche anno in più senza lavorare.

Attualmente, se parliamo di INPS per poter accedere alla pensione anticipata c’è bisogno solo di un requisito contributivo ovvero bisogna aver versato 42 anni e 10 mesi se si è un uomo e 41 anni e 10 mesi se si è una donna.

La Pensione di Reversibilità

Una volta che la persona è andata in pensione acquisisce un traguardo importante. Questo assegno infatti, in toto o in parte, qualora dovesse morire il/la pensionat*, verrebbe dato al/la coniuge superstite e/o ai figli o altri familiari se a carico ed aventi diritto.

Questa prestazione prende il nome nel gergo comune di reversibilità.

Quali sono le Pensioni ad Oggi e perché sono fondamentali?

Ora che abbiamo visto quali sono le Pensioni Future possiamo invece spostare la nostra attenzione sulle Pensioni ad Oggi.

In questo campo svolgono un ruolo fondamentale soprattutto gli assicuratori che consigliano le persone per far sì che si proteggano nel lungo e complicato percorso verso il pensionamento.

Già, perché come forse avrai già intuito le pensioni ad oggi sono quelle prestazioni che intervengono solo in caso di bisogno, proprio come un’assicurazione. Queste prestazioni dipendono da quanti contributi hai versato ma ti dico già che quasi in tutti i casi sono sempre più basse rispetto all’ultimo reddito e solitamente riducono drasticamente il tenore di vita della persona e della famiglia.

Quando si parla di pensioni ad oggi ci si riferisce a:

  1. 4. Pensione d’invalidità
  2. 5. Pensione d’inabilità
  3. 6. Pensione Superstiti indiretta

Vediamo una per una a grandi linee come funzionano queste prestazioni.

La Pensione d’Invalidità

Stiamo qui parlando dell’Assegno Ordinario d’Invalidità (AOI) e non dell’assegno assistenziale per invalidità civile (ci sarà modo in futuro per chiarire il tema). Per essere dichiarato invalido un lavoratore deve aver perso i ⅔ della sua capacità lavorativa ed avere un punteggio d’invalidità compreso tra 67% e 99%.

Il lavoratore in questione potrebbe percepire l’assegno d’invalidità e andare avanti a lavorare compatibilmente con le sue capacità e seguendo alcuni limiti reddituali.

La Pensione d’Inabilità

Anche in questo caso non bisogna confondere questa prestazione con l’assegno per inabilità civile. La pensione d’inabilità funziona in modo particolare perché, una volta che viene decretata per il lavoratore con il 100% d’invalidità e con la dichiarazione di inabilità al lavoro, prevede una maggiorazione dei contributi versati con regole ben precise ed entro certi limiti che non approfondiamo qui.

Naturalmente, questa situazione è NON positiva a livello sanitario ed anche a livello pensionistico è spesso una situazione complicata economicamente parlando.

La Pensione Superstiti indiretta

Questa, come sua “cugina” la pensione di Reversibilità, prevede purtroppo la morte della persona. Ma mentre nell’altra chi moriva era già in pensione, in questo caso chi muore sta ancora lavorando e quindi, in questo caso più che mai, occorre veramente conoscere questa pensione e monitorarla nel tempo. Soprattutto se hai figli, debiti con banche o finanziarie o un’azienda.

Anche questa Pensione ha dei requisiti per essere maturata e nel momento in cui viene a mancare il lavoratore quello che lascia alla famiglia o agli eredi è solitamente una miseria.

Cosa puoi fare per prendertene cura da subito

Spero di essere riuscito a trasferire l’importanza del perché bisogna conoscere in qualunque momento della propria vita la situazione delle varie pensioni.

Non importa se oggi hai 25 anni ed hai iniziato a lavorare ieri ed anzi in questo caso per i primi 5 anni sei totalmente scopert* (sono sicuro che non lo sapevi).

Ma non importa nemmeno se hai 40 anni, con o senza famiglia, se hai 65 anni e cos’ via. Chiunque, ma davvero chiunque, dovrebbe monitorare passo passo l’evoluzione delle proprie pensioni e prendersene cura con il proprio consulente o anche con più figure professionali se necessario.

Hai nelle tue mani la possibilità di fare la differenza per te stess* e per le persone che ami in positivo o in negativo.

Tutto parte da una scelta iniziale, quella di informarti sulla tua situazione attuale e ti basta chiedere come fare.